a cura di Martina Paolantoni
In occasione della collettiva “Giovani Talenti” seconda edizione organizzata dalla UCAI Sezione di Roma alla Galleria Della Pigna di Roma dall’11 al 21 Gennaio 2023 abbiamo incontrato i protagonisti della rassegna per svelare i loro segreti e le emozioni che hanno dati vita alle loro opere.
Emanuele Massari partecipa con l’opera L’incontro (trittico)

Un breve profilo dell’uomo e dell’artista…
Sono nato a Palestrina il 27 maggio del 1997, sin da piccolo ho sempre avuto una grande predilezione per il disegno e il colore e questa passione è ancora oggi molto attiva. Dal 2011 al 2016 ho frequentato il Liceo artistico Henri Matisse di Cave. Nel 2019 ho conseguito il diploma accademico di primo livello in Pittura e nel 2021 il diploma accademico di Secondo livello in Grafica d’arte per l’illustrazione, presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Nel 2022 ho lavorato come operatore volontario per il servizio civile universale presso Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone, seguendo il progetto “I luoghi della cultura, tra arte, storia e archeologia” e nella stessa sede ho svolto uno stage di restauro nei camerini dell’Asia, dell’Europa e del Padre Eterno. Attualmente frequento corsi di illustrazione presso Scuola Romana dei Fumetti e realizzo progetti personali legati alla pittura e all’ illustrazione.
Da dove nasce la sua pittura, come nascono i suoi quadri?
Oltre alla passione per questa attività artistica, la mia pittura nasce dall’ esigenza di rappresentare storie, tematiche ed emozioni attraverso il colore e il disegno. Per quanto riguarda i quadri, dopo aver stabilito il soggetto da raffigurare, essi nascono attraverso un processo progettuale che parte da schizzi preliminari fino ad arrivare, tramite bozzetti e studi del colore, alla rappresentazione finale.
Quali messaggi è possibile leggervi?
Le mie opere considerano la figura umana come principale protagonista. Per me il corpo è un mezzo di espressione e comunicazione molto interessante e attraverso esso si possono raccontare moltissime storie o tematiche, che siano in contesti realistici o surreali: come la metamorfosi, l’emotività, i rapporti umani e l’intimità.
I suoi colori esprimono anche stati d’animo?
Si, la mia pittura dà una grande importanza ai colori perché mi permettono di creare diverse atmosfere che possano far “entrare” chiunque dentro i dipinti e far provare loro diverse emozioni e sensazioni,
oltre a ciò tendo ad usare il colore anche in maniera simbolica per esprimere concetti e metafore.
C’è qualcuno che ha ispirato la sua pittura, un padre spirituale?
Sicuramente sono affascinato e influenzato dall’ arte di artisti moderni e contemporanei che ho approfondito durante i miei anni di studi e tra questi posso citare: Caravaggio, John William
Waterhouse, Dante Gabriel Rossetti, Gustav Klimt, Egon Schiele, Gustave Moreau, Odilon Redon, Gaetano Previati, Edward Hopper, Roberto Ferri e Jenny Saville.
Cosa, di un suo dipinto, mette meglio a fuoco la sua personalità artistica?
Ciò che i miei dipinti mettono a fuoco della mia personalità è indubbiamente una particolare meticolosità e accuratez-za dei dettagli: dietro i miei lavori c’è un’attenta ricerca delle forme, dei colori e delle atmosfere che possa permettermi di raggiungere un certo realismo anche se si tratta di raffigurazioni oniriche; questa, oltre ad essere materia di ricerca artistica personale, è anche un mezzo per poter creare maggior impatto, coinvolgimento e comunicazione con gli osservatori.
Quanto contano le sue passioni artistiche nella sua vita ?
Attualmente mi sto dedicando esclusivamente alla mia attività artistica, dividendomi tra pittura e illustrazione e non svolgo altre particolari attività o ruoli diversi da essa, se non hobby: come la lettura, la musica e sport.
Cosa si attende dopo questa mostra?
Sicuramente questa mostra è un’esperienza molto importante e stimolante e in futuro mi auguro di poter lavorare più intensamente in questo ambito e poter partecipare ad altre mostre.