a cura di Martina Paolantoni
In occasione della collettiva “Giovani Talenti” seconda edizione organizzata dalla UCAI Sezione di Roma alla Galleria Della Pigna di Roma dall’11 al 21 Gennaio 2023 abbiamo incontrato i protagonisti della rassegna per svelare i loro segreti e le emozioni che hanno dati vita alle loro opere.
Sara Ferracci partecipa con l’opera La maschera

Un breve profilo della donna e dell’artista Sara Ferrari:
Disegnatrice e pittrice, nata a Roma nel 1998. Inizia la passione per il disegno da subito, spingendomi a frequentare il Liceo Artistico di Latina e contem-poraneamente andando a lezione di pittura in bottega da un artista della mia città ad Aprilia. Ho proseguito il mio percorso poi all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Quest’anno conseguirò il diploma accademico di 1° livello al corso di Pittura.
Oltre a ciò, durante gli anni ho partecipato a varie mostre, scolastiche e non; infatti, è il secondo anno che partecipo alla mostra Giovani Talenti insieme all’associazione UCAI di cui faccio parte.
Voglio menzionare in ultimo ma non meno importante la recente collabo-razione ad una mostra collettiva virtuale, svolta pochi mesi fa, in favore delle donne iraniane organizzata dall’artista Ilaria Facci.
Da dove nasce sua pittura, come nascono i suoi quadri?
La mia arte nasce dall’esigenza di esprimere quelli che sono i sentimenti, dai più contorti e sofferti, quasi macabri, malinconici ai più puri. La figura femminile ricorrente, quasi sempre autoritratti, è indagata a livello intros-pettivo e soprattutto in rapporto con l’arte del passato. Vi sono influenze verso l’arte del ‘900, in particolare del periodo espressionista.
Quali messaggi è possibile leggervi?
Le opere sono strettamente legate a momenti vissuti in prima persona, come la gelosia, la solitudine e/o la paura di essa, l’amore, le ferite che siano metaforiche o meno…
I suoi colori esprimono anche stati d’animo?
Sicuramente li utilizzo in modo molto istintivo, i verdi o gli azzurri per le atmosfere più calme, i rossi in contrasto con colori freddi per dare più espressività e catturare l’occhio.
Nel seguente dipinto presentato alla mostra ho voluto creare col verde vescica e l’oro un’atmosfera più misteriosa e avvolgente, e che succes-sivamente il rosso delle labbra catturasse lo sguardo come uno schiocco di frusta.
C’è qualcuno che ha ispirato la sua pittura, un padre spirituale?
Ho iniziato a dipingere seriamente per me leggendo la biografia di Frida Kahlo, fino a quel momento mi sentivo persa e non avevo ben chiaro il motivo per cui lo facevo. Ero bramosa di riuscire ad esprimere tutto quel mondo di emozioni che avevo dentro e sentivo che solo tramite l’arte avrei potuto farlo. Successivamente ci sono stati altri artisti che mi hanno ispirata, non solo tramite le loro opere ma soprattutto tramite i loro scritti, a cui sono molto legata. Come, ad esempio, la fotografa Francesca Woodman, i pittori Schiele, Munch, Modigliani, Damien Hirst…
Cosa, di un suo dipinto, mette meglio a fuoco la sua personalità artistica?
Ciò che nei miei dipinti mette meglio a fuoco la mia personalità è sicuramente l’utilizzo che faccio di me stessa. Io sono una persona generalmente molto timida nella mia vita, mentre per quanto riguarda la mia arte io sono la prota-gonista. Uso me stessa per esprimere quello che sento perché solo così ho l’impressione di saperlo descrivere al meglio, soprattutto perché è l’unico strumento in cui ho il potere e sono l’unica che decide.
Mi trovo anche a sperimentare con strumenti diversi dalla pittura come la fotografia e il collage.
Svolge altre attività oltre alla passione per la pittura, lavoro, famiglia altri interessi artistici come riesce a conciliare ruoli diversi?
Oltre allo studio, che fortunatamente posso utilizzare come espediente per sperimentare, fare cose diverse e confrontarmi soprattutto con i professori che per me la maggior parte sono stati una guida fondamentale. Riesco in qualche modo a conciliare il resto della mia vita, tralasciando i lavoretti occasionali per pagarmi i materiali di cui ho bisogno, ho aperto da poco le commissioni, così amici, parenti e conoscenti hanno la possibilità di richiedermi dei quadri o disegni.
Cosa si attende dopo questa mostra?
Dopo la mostra sono sicura che avrò nuovi stimoli per creare altri lavori, soprattutto dato dallo scambio di opinioni con gli altri artisti presenti.