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Le interviste e le recensioni

Intervista Ramona Urbano

a cura di Martina Paolantoni

In occasione della collettiva “Giovani Talenti” seconda edizione organizzata dalla UCAI Sezione di Roma alla Galleria Della Pigna di Roma dall’11 al 21 Gennaio 2023 abbiamo incontrato i protagonisti della rassegna per svelare i loro segreti e le emozioni che hanno dati vita alle loro opere.

Ramona Urbano partecipa con le opere Elementi incontrollati e
Immundus

Un breve profilo della donna e dell’artista Ramona Urbano

Sono nata in un piccolo paese ed ho avuto la fortuna di crescere immersa nella natura tra la ciclicità delle stagioni e abbondanza della terra, ma nello stesso tempo ho avuto intorno a me persone che mi hanno sempre spronato ad avere un mio pensiero, fondamen-talmente ribelle. Ho studiato pittura e scultura prima a Roma poi terminando gli studi nell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Nella mia vita ho intrapreso molti viaggi in Sud America e in Asia, in questi viaggi ho imparato molto e mi hanno influenzato sui colori e sulla scelta della tematica nella mia arte. Diventare madre è stato sicuramente importan-tissimo per definire me stessa come donna e come artista.

Da dove nasce la sua pittura, come nascono i suoi quadri?

Le mie opere nascono da un’attenta correlazione tra uomo e natura, tra la capacità di distruggere ma anche di ricostruire, tra morte e rinascita spirituale. I rifiuti, gli incendi provocati, l’inquinamento in generale credo siamo il frutto di una società in disequilibrio spirituale. Perché inquinare vuol dire anche inquinare i pensieri, e in un mondo inquinato non può non crescere che una società tossica con pensieri negativi.

Quali messaggi è possibile leggervi?

Spero che il messaggio che più risulti chiaro sia quello che l’uomo debba vivere in maniera più consapevole, che le azioni hanno delle conseguenze e che bisognerebbe rieducarsi a rispettare quegli equilibri ancestrali con cui abbiamo perso delle connessioni.

I suoi colori esprimono anche stati d’animo?

L’uso dei colori non è mai casuale, sicuramente perché i colori hanno una potenza propria che già di per se evoca un sentimento. Quindi li ritengo strumenti preziosi che con infinite combinazioni ci permetto di andare a toccare quelle corde sensibili dell’animo umano.

C’è qualcuno che ha ispirato la sua pittura, un padre spirituale?

Sicuramente traggo maggior ispirazione dalla vita quotidiana, dalle riflessioni che mi arrivano semplicemente così come a molte persone. Personalmente però cerco di avere cura della mia persona a livello culturale e spirituale, così che quando arrivano queste ispirazioni trovino terreno fertile su cui espandersi ed evolversi.

Cosa, di un suo dipinto, mette meglio a fuoco la sua personalità artistica?

Sicuramente la sua costruzione, la ricerca della parte tecnica. Ho passato due anni per trovare un supporto valido per la tecnica dell’Affresco, l’impegno e la caparbietà nel riuscirci, probabil-mente è ciò che meglio mi definiscono.

Oltre alla passione per la pittura ha altri interessi artistici?

Credo che l’Arte sia una forma di vivere, sono madre di due ragazzi, ho una vita impegnativa ma non si smette mai di pensare a nuove idee, a come finire un quadro o a sviluppare un progetto. Lo si può fare anche mentre si lavano i piatti. Con i miei figli poi fin da quando erano bambini ho sempre cercato di farli dipingere mentre lo facevo anch’io. Certo non è semplice, ma se ami qualcosa il modo si trova sempre.


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