a cura di Martina Paolantoni
In occasione della collettiva “Giovani Talenti” seconda edizione organizzata dalla UCAI Sezione di Roma alla Galleria Della Pigna di Roma dall’11 al 21 Gennaio 2023 abbiamo incontrato i protagonisti della rassegna per svelare i loro segreti e le emozioni che hanno dati vita alle loro opere.
Anna Natalia Reali partecipa con l’opera Notti brave e
Era davvero questa la vita che sognavo da bambino?


Un breve profilo della donna e dell’artista…
La mia ricerca artistica al momento è incentrata sul continuo tentativo di cogliere un ricordo, che non potrò mai rappresentare nella sua naturalezza in quanto filtrato sempre da qualcosa che me ne impedisce ormai la visione diretta. Un iter che a volte nelle opere prenderà una piega quasi ossessiva.
Da dove nasce la sua pittura, come nascono i suoi quadri?
La mia pittura nasce dalla volontà di ritornare alle cose semplici, dagli attimi che diamo per scontato, dalla vita di tutti i giorni.
Quali messaggi è possibile leggervi?
Probabilmente vi si può trovare molta nostalgia per il tempo che non possiamo fermare nonostante tutti gli sforzi che possiamo fare, non possiamo prolungare i momenti belli così come i momenti brutti li non possiamo mandare avanti velocemente, possiamo solo documentarli e conservarli nella nostra mente come ricordi, lì dove quegli attimi a cui non diamo molta importanza un giorno ci scalderanno il cuore
I suoi colori esprimono anche stati d’animo?
Non credo che nei miei lavori siano solo i colori ad esprimere degli stati d’animo ma vengono più dal complesso del lavoro: dalla composizione, dal soggetto e da tutti quei dettagli che vi sono all’interno in cui lo spettatore può rispecchiarvisi e lasciarsi trasportare.
C’è qualcuno che ha ispirato la sua pittura, un padre spirituale?
Un artista che ho sempre stimato è Medardo Rosso le cui sculture mi hanno sempre affascinato e le trovo molto intime ed è propri questa dimensione di intimità che cerco di riportare nei miei quadri.
Svolge altre attività oltre alla passione per la pittura quali ad esempio: lavoro, famiglia, figli, altri interessi artistici e come riesce a conciliare ruoli tanto diversi?
C’è stato un periodo particolare della mia vita in cui lavoravo e studiavo contemporaneamente, ma nonostante le poche forze e il poco tempo trovavo sempre il modo di dedicarmi alla pittura perché è un richiamo a cui non si riesce a dire no.
Cosa si attende dopo questa mostra?
Quello che ci si aspetta da ogni mostra: scoprire cose nuove, conoscere nuovi artisti e creare collegamenti che solo l’arte può creare.