di Martina Paolantoni
“Like a bridge over Trouble Water”
Tripudio di pubblico per il “Concerto per Margherita”, organizzato dall’orchestra Papillon domenica 6 novembre e martedì 8 novembre nella chiesa di San Ponziano di Roma. Un appuntamento con la grande musica e con la solidarietà, giunto alla 19ª edizione , con cui Orchestra Papillon raccoglie fondi per ASSOCIAZIONE STUDIO MALFORMAZIONI (ASM).
Ho conosciuto Valeria e Roberto ed i loro figli Beatrice, Lorenzo e Caterina esattamente dieci anni fa. Da subito ho capito che erano persone speciali.
Non solo perché coloro che hanno a che fare con la Musica, e le altre forme d’arte, hanno sempre una spiccata sensibilità e questa orchestra formata da quasi tutti giovani ne è la prova. Ma anche perché le persone speciali hanno quella luccicanza negli occhi di chi ti racconta una storia anche senza parlare.
Infatti, 19 anni fa Valeria e Roberto hanno avuto una splendida bambina, Margherita, vissuta solo pochi giorni, a causa di una grave malformazione cardiaca. Ma la loro è una storia d’amore: invece di rannicchiarsi su loro stessi come pure sarebbe stato comprensibile, hanno tramutato i sentimenti in musica e fondato l’Orchestra Papillon.
L’ orchestra nasce nel 2005, dal desiderio di riunire e rafforzare le diverse esperienze d’insegnamento dei musicisti Simone Genuini, direttore d’orchestra e pianista, Roberto Nobilio, clarinettista e pianista, Valeria Bosso, violinista, Gabriella Pasini, violoncellista. Si manifesta fin da subito la volontà di accogliere nel gruppo orchestrale anche i bambini, per questo realizzano ed adattano partiture orchestrali che permettano il contributo musicale e l’inserimento dei più piccoli nell’incastro ritmico e armonico dei brani musicali.
Hanno sempre perseguito il progetto di integrazione, cooperazione ed altruismo e di solidarietà, che sono anche il motto della carta dei valori di arte e Territorio. Ed hanno creato una formazione orchestrale, formata oggi da più di ottanta elementi, che possa conciliare le esigenze dei più giovani con quelle dei ragazzi dalle competenze strumentali e musicali maggiori, adattando e riscrivendo partiture per orchestre sinfoniche e per strumenti solisti e orchestra, per includere tutti i componenti del gruppo. L’orchestra porta avanti relazioni umane prima che musicali, organizzando una formazione continua ma anche un campus estivo dove i ragazzi possono socializzare ed i professori tramandare le loro esperienze ai giovani e tradurle in nuova musica.
Dal 2009 la Papillon è Ass. cult. e ai quattro fondatori si sono uniti Maria Pia Grieco, pianista, Silvia Pulcioni, violinista, Laura Ammannato, violista e violinista, Daniele Camiz, pianista e direttore d’orchestra, Silvia di Fonzo, violinista, Irene Pecorella, violinista. E dopo quasi vent’anni considerato che alcuni bambini ormai diplomati e affermati nella professione, sono rimasti a far parte dell’orchestra, direi che il sogno iniziale si è trasformato in realtà.
Sin dal primo concerto l’orchestra sostiene ASM (Associazione Studio Malformazioni). L’associazione a scopo benefico raccoglie fondi affinché nascano bambini sempre più sani e laddove non si può intervenire, già con figure mediche specializzate si impegnano affinché le famiglie e le mamme siano sostenute sin dall’inizio della gravidanza.
Negli anni sono state molte le attività a scopo benefico intraprese ed i traguardi raggiunti insieme, suonando tra l’altro, nell’auditorium dell’Università La Sapienza di Roma, per l’associazione per la Cura della fibrosi cistica, l’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro), per gli ammalati degli ospedali “Sandro Pertini” e “Bambino Gesù”.
Nel corso del 2011 l’orchestra, oltre ad aver svolto concerti presso l’Auditorium del Gonfalone, l’Aula Magna della facoltà di Lettere dell’Università Roma Tre, e presso l’Auditorium dell’Università degli studi della Tuscia, ha partecipato al Festival di Salisburgo “Cantus Salisburgensis”, e le loro incisioni sono state trasmesse su radio vaticana.
Cosa potevo dire dunque per supportare questa realtà artistica meravigliosa e per i loro progetti?
Poi ho capito. Non cosa potevo dire ma cosa possiamo fare. Possiamo donare, donare, donare!
Nei due concerti quest’anno molti sono gli artisti e le istituzioni che hanno voluto legare il loro nome a questo evento. Per primo Filippo Maria Laguzzi, presidente del consiglio del terzo municipio di Roma che ha ritenuto il suo saluto doveroso, apprezzando l’iniziativa e l’impegno dei ragazzi che si esibiscono per la raccolta fondi.
Mauro Pallotta, artista di fama internazionale ed esponente della Street Art ha voluto fare un grande in bocca al lupo a questi ragazzi: “Qualche anno fa ho collaborato con una giovane orchestra romana: gli Ostinati.Preparai una immagine che sarebbe poi divenuta la copertina per un contest internazionale a Bruxelles. Tornarono vincitori, quindi “portai bene”.Al loro concerto ricevetti una enorme energia positiva, una atmosfera magica dove giovani ragazze e ragazze entrano in sintonia con il proprio strumento, gli strumenti entrano in sintonia tra loro e l’orchestra entra in sintonia col pubblico. L’ho percepito come un piccolo miracolo realizzato da giovanissimi musicisti che profumano della migliore realtà della nostra problematica società. In bocca al lupo a questi giovani artisti.”
Francesco Astiaso Garcia artista e segretario generale dell’Unione Cattolica Artisti Italiani: “Stiamo vivendo tempi complessi e abbiamo tanto bisogno di senso, bellezza e gratuità. La musica parla al nostro cuore più dei grandi discorsi. La musica e la bellezza sono capaci di distoglierci dall’affarismo materiale che sempre ci circonda, ci abbassa e ci toglie la gioia; la musica ci scuote, ci strappa alla rassegnazione e ci spinge verso l’alto. La gioia che scaturisce dalla vera bellezza ci guarisce dal ripiegamento in noi stessi e ci avvicina gli uni agli altri. Dobbiamo fare di tutto perché il mondo ricominci a cantare risvegliandosi dalla tristezza e ritrovi il cammino verso la nobiltà d’animo, la verità e la bellezza.”
L’orchestra Papillon con la poetica magia della sua musica ha saputo emozionare e far divertire il pubblico che ha accompagnato con lo schiocco delle dita e gli applausi il bis di un brano jazz!
“Like a bridge over Trouble Water” cantavano Simon & Garfunkel. E dunque sosteniamo la ricerca e l’associazione Papillon in tutte le sue attività per costruire questo ponte oltre le acque impetuose affinché la vita sia un’esperienza di gioia.
Martina Paolantoni
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