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Il Premio Hombres di Enzo D’Urbano

Di Tiziano D’Urbano Basile

Il Premio Hombres Itinerante è ormai una realtà di livello nazionale, a cui partecipano autori da tutta  Italia e che ha come proposito la promozione e soprattutto la condivisione della cultura, sotto forma di racconti, poesie, fotografie, videopoesia e articoli. Giunto alla sua XVII edizione, ha accolto autori da tutto il Paese, ospiti illustri, scrittori e professori tra i giurati.  Ogni anno apre un concorso ad accesso gratuito, della durata di alcuni mesi, che culmina poi in una cerimonia di premiazione, dove vengono premiate e divulgate le opere vincitrici in ogni categoria.

Non si può, tuttavia, raccontare una realtà simile senza parlare anche del suo fondatore, Enzo D’Urbano, che l’ha pensato raccogliendo quei principi e quelle idee elaborate lungo il corso della sua vita, a coronamento di altri innumerevoli progetti, prima di lasciarci purtroppo lo scorso 25 Dicembre. Il viaggio di Enzo cominciò in un piccolo borgo vicino al litorale abruzzese, Perano, in provincia di Chieti. Lì spese l’infanzia e l’adolescenza. Forse fu per immergersi nel caleidoscopio di vite che offre una metropoli, che decise di fuggire a Roma; così, tagliando l’Italia trasversalmente, compì anche una cesura col suo passato, restando poi a vivere nella capitale fino alla soglia dei quarant’anni. È in quel momento della sua vita che incontrò sua moglie, Angela, e suo figlio (il sottoscritto), orfano del padre biologico. Quell’incontro avvenne vicino a Pereto, un paesino in provincia de L’Aquila, borgo medievale situato nella zona appenninica tra Lazio e Abruzzo, proprio a metà strada tra i due mondi in cui aveva vissuto fino ad allora. È lì che elaborò la sintesi tra le due fasi precedenti della sua vita, tanto geograficamente quanto simbolicamente. Sempre lì, trovò i natali il Premio Hombres. Del resto “Hombres” era proprio l’appellativo con cui suo suocero era conosciuto da quelle parti, affibbiatogli perché si diceva che esordisse in quel modo quando si rivolgeva ai frequentatori dei locali del posto. In realtà la prima infanzia del Premio fu rappresentata da una rivista che portava lo stesso nome, ma che si limitava a una divulgazione circoscritta alle aree limitrofi. La rivista aveva comunque tracciato una rotta, l’esigenza di nobilitare e comunicare con un territorio, sollevandolo dall’impasse a cui normalmente i luoghi di provincia sono condannati. L’evoluzione nel Premio Hombres, poi, ne aveva ampliato gli orizzonti, spostando la bussola da una realtà locale a un’altra che abbracciava tutto il territorio nazionale. Anche gli obbiettivi erano stati aggiornati, non più comunicare e basta, ma dar voce. Non soltanto offrire cultura, ma promuoverla. Il Premio irruppe in un luogo muto e a tratti immutabile, portando con sé voci provenienti da tutta la penisola, che trovavano in quell’evento la possibilità di esprimere la propria sensibilità, attraverso le diverse forme dell’arte letteraria e di quella visiva. Dopo essersi imposto in quel crocevia di mondi rappresentato dal confine tra Lazio e Abruzzo, il Premio Hombres, finì per scoprirsi itinerante, iniziando a valorizzare altri borghi e arricchirsi di nuove realtà. Quel viaggio, che continua tuttora, talvolta porta di nuovo a casa. Così, la XVII Edizione che si terrà il 24 Settembre 2022, tornerà a Pereto, per poter ritrovare la consapevolezza di sé e del suo fondatore e rendere la commemorazione di quell’uomo non soltanto un atto emotivo, ma una ricerca del retaggio culturale e umano che ci ha lasciato.

Una risposta su “Il Premio Hombres di Enzo D’Urbano”

Promuovere Cultura e dar Voce a chi non ne ha. Furono queste le spinte che mi indussero a scrivere e spedire l’articolo su Civita, il borgo sulle nuvole. Un abbraccio forte forte al figlio dell’ideatore del prestigioso premio.
Con affetto
Giuseppe Lorin

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